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martedì 2 ottobre 2012

Convegno AITA su Afasia - Prima ricerca epidemiologica in Italia. Roma 13 ottobre: a

 

Roma, 13 ottobre: Primo Convegno Scientifico sull'Afasia

Presentato il primo progetto di ricerca epidemiologica in Italia

 

20 ottobre 2012: Giornata Nazionale dell'Afasia

istituita da A.IT.A. Federazione

Con l'adesione del Presidente della Repubblica

 

In Italia sono 150mila le persone afasiche. Ogni anno si registrano 20mila nuovi casi.

 

 

Il 20 ottobre si celebra la V Giornata Nazionale dell'Afasia, istituita da A.IT.A. Federazione (Associazioni Italiane Afasici) che dal 1994 opera per far conoscere l'afasia e per venire incontro alle persone afasiche e alle loro famiglie. La giornata si colloca all'interno delle numerose manifestazioni organizzate in vari Paesi europei sotto l'egida dell'AIA (Association Internationale Aphasie) che ha dichiarato l'ottobre 2012 l'Aphasia Awareness Month.

 

Organizzata con incontri pubblici, spettacoli e gazebo informativi in viarie città italiane, la Giornata ha l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sull'afasia, disabilità frequente ma ancora poco conosciuta, di cui si stima soffrano 150mila persone nel nostro Paese e si registrano ogni anno 20mila nuovi casi. Si consideri che l'ictus è la terza causa di morte (dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie), causando il 10-12% di tutti i decessi per anno, e rappresenta la principale causa d'invalidità. La disabilità per afasia si manifesta nel 30% delle persone colpite da ictus.

 

In occasione della Giornata, A.IT.A. Federazione organizza il 13 ottobre a Roma il suo primo Convegno Scientifico sull'Afasia, in collaborazione con il Centro Ricerche Mario Negri Sud (la partecipazione è gratuita previa iscrizione; info su aitafederazione.it o numero verde 800-912326).

Il Convegno, dal titolo "L'Afasia, la persona afasica, la riabilitazione", è aperto a chiunque desideri ricevere informazioni non sempre facilmente reperibili sull'afasia, dalla prevenzione degli ictus ai diritti delle persone afasiche, dall'efficacia della riabilitazione al ruolo delle associazioni. L'obiettivo del Convegno è dare la corretta visibilità, tuttora quasi inesistente, a un problema che invece andrebbe riconosciuto come uno dei principali invasori del diritto di una persona a vivere una vita autonoma e dignitosa.

In questa sede verrà presentato il progetto "Afasia post ictus. Epidemiologia assistenziale del disturbo afasico post-ictus", la prima ricerca epidemiologica condotta in Italia sull'afasia. Fino a oggi, infatti, la storia dell'afasia e della popolazione afasica è stata poco indagata, nonostante la sua complessità ed eterogeneità (le cifre indicate di 150mila persone afasiche e 20mila nuovi casi all'anno sono infatti stimate solo in modo approssimativo).

Il progetto - che ha preso il via nel luglio 2010 e che si prevede terminerà a fine 2013 - si propone di valutare la frequenza e la distribuzione del disturbo afasico post ictus in Italia, indagato in diverse aree geografiche individuate come rappresentative della realtà nazionale (ad ora i contatti attivati sono con la Puglia, l'Emilia, l'Umbria, la Sardegna e Milano), verificando quindi criteri diagnostici, storia della malattia, percorsi assistenziali e interventi riabilitativi. L'obiettivo della ricerca è in sintesi non solo quello di raccogliere le cifre di quanti afasici ci sono in Italia ma anche di capire e ricostruire dove si collocano e che percorso stanno affrontando.

 

Sono disponibili approfondimenti sulla ricerca epidemiologica.

 

 

Convegno "L'Afasia, la persona afasica, la riabilitazione"

13 ottobre 2012, h.9-17

Centro Congressi IRCCS Fondazione Santa Lucia - via Ardeatina 354, Roma

La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro il 30 settembre al numero verde 800-912326 o alla mail convegno.aitafederazione@gmail.com.

Il programma dettagliato è consultabile su aitafederazione.it.

 

L'AFASIA

Le persone afasiche soffrono di disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali (ictus, traumi cranici, tumori, encefaliti). L'afasia non altera l'intelligenza né la capacità di provare sentimenti ma compromette il normale uso del linguaggio, a volte anche per le necessità elementari della vita quotidiana.

L'afasia rende difficile, se non impossibile, fare una chiacchierata con un amico, scrivere una cartolina o leggere il giornale. Le persone affette da afasia non sono in grado di interagire normalmente con i propri familiari né di reinserirsi nell'ambiente lavorativo.

I soggetti afasici sono isolati, incapaci di far sentire la loro voce, "scompaiono". Sono costretti a rinunciare a una vita sociale e relazionale e si chiudono in se stessi. Spesso vengono esclusi o si auto-escludono dal proprio ambito sociale e rimangono soli nella loro sofferenza.

È quindi necessario un supporto complesso; un ruolo importantissimo è ricoperto da familiari, amici, colleghi e da coloro che a loro si dedicano come volontari.

 


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