Presentato al Giardino del Tempio il libro "Ciceruacchio" di Claudio   Modena
 il libro dell'autore polesano, di Porto Tolle,   Claudio Modena, intitolato "Ciceruacchio", eroe del popolo romano,   difensore degli ebrei. A 130 anni dalla morte di Giuseppe Garibaldi   e 150 dalla Battaglia di Aspromonte, la Comunità Ebraica di Roma e   l'Istituto Internazionale di Studi "Giuseppe Garibaldi", hanno   voluto festeggiare questo evento. Un pubblico numerosissimo nel meraviglioso   giardino a Lungotevere De' Cenci, ha accolto e ascoltato attentamente   i discorsi dei relatori, ricchi di contenuti, di accenni storici e di   cultura. 
Ad introdurre la serata, la moderatrice Lilli Spizzichino,   vicepresidente dell'Amicizia ebraico-cristiana di Roma, la quale,   in modo molto brillante, ha invitato proprio il Presidente della Comunità   Ebraica, Riccardo Pacifici, a iniziare le serata, il quale ha detto   di essere felice e orgoglioso di ospitare questo grande evento. 
Successivamente,   ha fatto il suo intervento uno dei piu' importanti giornalisti e saggisti   italiani, è stato direttore della Stampa,  del Corriere della   Sera, della Rai. Ha avuto numerosissimi incarichi di alto prestigio   e oggi è direttore di RCS Libri, si tratta di Paolo Mieli, che, ha   espresso la sua opinione positiva sul libro, ricco di storia e di elevata   cultura. Poi, sono intervenuti Romano Ugolini, Presidente dell'Istituto   del Risorgimento Italiano e professore ordinario di storia contemporanea; Claudio Procaccia, direttore del Dipartimento Cultura   della Comunità Ebraica di Roma e Giuseppe Garibaldi, pronipote del   grande patriota e condottiero italiano. Tra un'intervento e l'altro,   l'attore modenese, Daniele Sirotti, ha valorizzato delle frasi, riprese   proprio dal libro "Ciceruacchio", attraverso una lettura attenta   e creando un clima suggestivo e ricco di magia. Una signora del pubblico,   ha detto di sentirsi orgogliosa, che per la prima volta un veneto, abbia   avuto un grande successo e un bel riconoscimento di affetto da parte   di tutti. Il libro, parla di un oste e un patriota italiano, che combatté per   la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi   per raggiungere Venezia. 
Il soprannome Ciceruacchio, datogli da bambino,   dalla madre perché era piuttosto paffutello. Grazie alla sua innata   capacità dialettica, divenne presto un rappresentante informale dei   sentimenti popolari. Nel luglio del 1846, in una manifestazione di popolo,   ringraziò pubblicamente Papa Pio IX per aver concesso la libertà ai   prigionieri politici, donando alla popolazione alcune botticelle di   vino ed accendendo un grande fuoco vicino Porta del Popolo. Di carattere   brillante e molto socievole, era beneamato dal popolo romano, anche   per il suo comportamento durante l'epidemia di colera del 1837. 
Grazie   alla sua innata capacità dialettica che non poté mai coltivare con   l'istruzione (parlava solo ed unicamente in romanesco), divenne presto   un rappresentante informale dei sentimenti popolari. Questa sua caratteristica   emerse appieno con l'avvento al soglio pontificio di Papa Pio IX nel   1846. Egli si fece portavoce dell'ansia popolare per il ritardo delle   tanto attese e promesse riforme annunciate dal nuovo pontefice. Nel   luglio del 1846, in una manifestazione di popolo, ringraziò pubblicamente   il Papa per aver concesso la libertà ai prigionieri politici, donando   alla popolazione alcune botticelle di vino ed accendendo un grande fuoco   vicino Porta del Popolo. 
Nella primavera e durante l'estate del 1847,   Brunetti fu il diretto organizzatore di manifestazioni popolari al fine   di incitare il Papa a continuare nel suo piano di riforme politiche   all'interno dello Stato Pontificio. Morì fucilato a Porto Tolle, in   provincia di Rovigo, a mezzanotte del 10 agosto 1849. Alla fine della   cerimonia, Roberto Bruni, presidente dell'Associazione Culturale "Gli   amici del Righetto", ha consegnato alla scrittore Claudio Modena,   il Premio Righetto, in ricordo di tutti i bambini morti per la Repubblica   Romana.
 
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