Un compleanno tutto electro al Brancaleone.
Il sacerdote della drum’n’bass, Roni Size scalda la dancefloor con “Out of order”
Per gli amanti del genere, l’appuntamento in programma ieri al Brancaleone è stato di quelli imperdibili. Dopo anni di assenza dalla Capitale, via Levanna nel quartiere Montesacro, è diventata ancora una volta il crocevia della migliore drum’n’bass a livello internazionale. Da Bristol, ha festeggiato il suo 42esimo compleanno con “sold out” Roni size, uno dei guru della musica elettronica che nell’unica data italiana ha promosso il suo ultimo disco “Out of order”. Dal 1997 quando il suo album “New forms” scalò rapidamente la classifica dei migliori album inglesi, consacrandolo al grande pubblico, i dj set targati Roni size dettano ancora legge nell’underground musicale e non solo.
Una musica libera o comunque “non convenzionale” quella di size, perché priva di strumenti o spartiti ma fatta di suoni elettronici provenienti dalla realtà urbana, campionati e mixati sapientemente al computer. La musica elettronica certo è cambiata: la fase della contaminazione tra i generi ha ormai alle spalle una lunga fase di sperimentazione.
Dal famosissimo single “Brown Paper Bag” che porto all’artista il Mercury Prize (il più ambito premio musicale britannico) aprendo poi a collaborazioni illustri ( dai Rage Against The Machine ai Cypress Hill per citarne alcune) sono passati 14 anni.
Per la jungle-drum’n’ bass, però, l’amalgama di Rony Owen Granville Williams (il suo vero nome) è a tutt’oggi una preghiera elettronica difficilmente riproducibile. La soundmachine e i Bmp (battiti per minuti) plasmati dal producer-dj di Bristol ieri al Brancaleone possono ancora tranquillizzare i fans delle dancefloor. Una drum’n’bass così non si ascolta facilmente in giro. Buon compleanno, Roni.
Daniele Memola
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