Nel suo Atelier di Via Montenapoleone si legge: “la moda è creata dai grandi, i particolari dal grande te stesso”. Un altro aneddoto recita: “se qualche disegno di moda ti colpisce, profanalo, inserendo il particolare adatto alla tua personalità”. Sono solo alcuni esempi di un Gianni Mura che racconta se stesso: “la mia devozione, fin da giovane, al capo sartoriale mi consentiva di spaziare su particolari e colori che ad altri potevano risultare audaci o non potevano permettersi. Poi arriva il pronto moda per tutti e, mio malgrado, ho dovuto adattarmi a un look di massa. I vecchi sarti invecchiavano e smettevano di lavorare, altri risultavano eccessivi di costo e altri ancora preferivano stare dietro un banco di vendita ad aspettare il cliente piuttosto che fare amicizia con ago e rocchetti. Il mondo cambia, mi dicevo, e io non potevo farci nulla. Pensavo che, in fondo, la gente avesse poche idee e si piegasse alle regole di mercato. In soccorso, arriva Milano. In una grande città, si sa, piove di tutto e bisogna saper discernere luoghi e persone. Ma penso anche che questa sia la città che più di ogni altra aiuti a capire il senso delle cose. Apparentemente distante, senza dubbio selettiva. Come una donna di classe, non si offre, ma, se riesci a capirla, premia le tue capacità. Sfrutto le mie intuizioni e punto sulla mia esperienza di marketing creando un rapporto diretto con il consumatore finale. Alla cravatta di alta tessitura, rigorosamente griffata Made in Italy, abbino la produzione della camicia su misura. Accanto alla sobrietà classica che è la linea preferita dai grandi professionisti; promuovo un look mirato diretto a una fascia di persone dal denominatore comune: innovazione e buon gusto. Dove, in una selezione naturale, il protagonista è il cliente che ha idee. Una semplice base che, di volta in volta, invito a completare. Una moda pensata da se stessi per se stessi è il messaggio che emerge con forza ed è la prerogativa che distingue l'identità del brand. Come un pittore che disegna i propri sogni, ogni persona aggiunge il proprio contributo secondo il proprio stile. E fiocca la genialità del singolo. Fiocca la creatività. Fioccano le richieste. Scopro tanti design. Scopro veri cultori di stile. Emergono messaggi spontanei di fantasia e di buon gusto che, magari, colui che è costretto a stare dietro una scrivania ne ha da vendere. Un inconsapevole e gratificato cliente-collaboratore, portavoce di un patrimonio che racchiude un mix di potenzialità eccezionali e che spontaneamente si confronta con gli altri per ispirarsi a vicenda. Quasi un tacito accordo tra le parti e uno spirito di club che mi consente, fra l'altro, di fare il pieno di elogi da parte di vecchi e nuovi clienti relativamente alla varietà di stili e particolari delle "sempre fresche", consegne a vista. Quale soddisfazione sentire il cliente che dice: “posso fare il tipo di collo o abbottonatura o altro, che vedo in questa camicia piuttosto che quello della rivista che mi sono portato dietro?” La camicia è quella che il cliente non ritira subito per mancanza di tempo e che, nel frattempo diventa modello ideale per altri. Un tam tam di messaggi innovativi davvero straordinari in cui c'è sempre qualcun altro che si riconosce”. Parte da qui, l'idea di spazio sartoriale uomo-donna, creato in Via Montenapoleone 17. Stesso concetto di moda accessibile a tutti. Stesso copione. Difficile stare dietro a quest'uomo dal carisma fermo ancorchè geniale. Fondamentalmente edonista, con la sua convinzione di possedere l'intuizione di quello stile che fa la differenza. Difficile anche dargli torto quando i riscontri sono palesi. Di sicuro, il suo è un percorso intenso e gratificante in un infinito mix di idee che stimolerebbero chiunque, ma quale altra persona può essere Gianni Mura e meglio di Gianni Mura?
Nessun commento:
Posta un commento