Avete mai sentito parlare del cross linking? Sapete cosa è? Cosa può provocare? In questo articolo cercheremo di fare un po di chiarezza sul come arginare il problema del cheratocono attraverso la modernissima tecnica del cross linking.
Il Cross Linking è la tecnica che utilizza l’applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea a cui è stato precedentemente asportato l’ epitelio (la parte più esterna, che potremmo paragonare alle tegole del tetto della cupola).
L’impregnazione di questa soluzione (Ricrolin®) nel tessuto corneale e la successiva esposizione di raggi UVA (370 nm), emessi da un particolare apparecchio, attivano i radicali liberi di ossigeno che inducono una desaminazione ossididativa del collageno ed una conseguente formazione di nuovi ponti molecolari intraelociodali ed interfibrillari.
Possiamo quantificare tale effetto nell’aumento dello spessore delle fibre di collegeno con conseguente aumento della rigidità della cornea ed una aumentata resistenza all’attacco della pepsina, un enzima in grado di distruggerla.
Cosa succede dopo il trattamento di Cross Linking:
Sensazione di corpo estraneo e a volte dolore per le prime 48 ore
Instillare i colliri prescritti
Rimozione della lente a contatto dopo 4 giorni
Utilizzo di colliri per circa un mese
La visione sarà lievemente offuscata per i primi giorni e si stabilizzerà dopo circa un mese
Si potrà riutilizzare l’occhiale o la precedente lente a contatto
Eventuali variazioni delle diottrie saranno valutati dopo tre mesi.
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