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mercoledì 28 aprile 2010

Soluzioni aziendali per la crisi.

La comunicazione interna e il marketing sono gli strumenti più adatti

La crisi, ha scritto qualcuno, è l’alibi ideale per non comunicare. Io aggiungo non esiste errore peggiore in situazioni di crisi! La scala valoriale delle aziende e la reputazione, per parlare in soldoni, sono gli elementi ai quali bisognerebbe prestare la massima attenzione, soprattutto in periodi di crisi.

Bisognerebbe fare qualche precisazione: la reputazione aziendale e i valori (brand awareness) si creano fondamentalmente attraverso la comunicazione. Una comunicazione non solo in grado di esternare i propri prodotti (comunicazione pubblicitaria), ma una comunicazione relazione, motivazionale, una comunicazione interna che tesse e rafforza i ruoli aziendali e fa sentire tutti i lavoratori come parte integrata di una squadra, che “gioca una partita” aziendale.

Non serve solo ingaggiare un “tagliateste” capace di abbattere i costi (mandando a casa chi non è indispensabile per l’andamento aziendale), le aziende dovrebbero dotarsi di un counselor aziendale esperto in processi di comunicazione (un consulente di comunicazione competente), una persona capace di fare un check-up aziendale e di ricreare grazie alla comunicazione, armonia e benessere aziendale, perché dall’armonia nascono i migliori progetti e le soluzioni aziendali vincenti.

Quindi nei momenti di crisi la comunicazione fatta da professionisti si modifica, acquista nuove sfumature indubbiamente più radicate nel tessuto aziendale prima che nel mercato e nel pubblico che acquista. Un altro ingrediente fondamentale è il marketing. In tempo di crisi il mercato mette in atto una selezione naturale e solo i marchi dotati di contenuti veri alle spalle, marchi forti ovvero ricchi di nuove idee e nuovi progetti, sopravvivono. Non esiste migliore situazione di un momento di crisi, per ristabilire o rinvigorire l’equilibrio aziendale, capace di ridare splendore, eccellenza percepita e buoni frutti economici all’azienda.

A cura di:

Elisabetta Sabato e Gianni Musaio

www.studiomusaiosabato.it

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