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venerdì 30 aprile 2010

Creatività e innovazione: dire e fare con i grandi del web e della comunicazione in un convegno non convenzionale

I due driver del progresso verranno esaminati in diversi ambiti (pubblicità, comunicazione, tecnologia, editoria e marketing) attraverso speech e dimostrazioni pratiche in un incontro non convenzionale con i grandi della comunicazione dal titolo “Creatività & innovazione: attrazione fatale”. 12 maggio ore 10 Fieramilanocity, Sala Omnicom Expo

Creatività & innovazione: attrazione fatale”, l’appuntamento del 12 maggio alle 10 nella sala Omnicom Expo di Fieramilanocity è un convegno ‘non convegno’, una nuova modalità d’incontro per esaminare il rapporto tra due concept strettamente legati: i grandi nomi della comunicazione approfondiranno il rapporto tra creatività e innovazione attraverso speech e prove concrete di innovazione tecnologica e creatività applicata.
Ecco cosa pensano di questi due concept e come li vedono relazionati i grandi della comunicazione che interverranno a “Creatività & innovazione: attrazione fatale”.
“La creatività sembra un concetto teorico ma poi scopri che è molto pratico, come l'atto del cucinare. Più lo pratichi e meglio è” sostiene Lorenzo Marini, presidente Lorenzo Marini & Associati e in questo momento animatore con Dario Vergassola della trasmissione di Radiodue sulla creatività “Il giorno della marmotta”, che lui stesso definisce “non necessariamente creativa, ma con un linguaggio divertente e croccante come dovrebbe essere la pubblicità”.
A proposito di pubblicità e creatività Aldo Cernuto, co-fondatore Cernuto Pizzigoni & Partner e vincitore di 6 Leoni nei Festival di Cannes, ritiene che “in pubblicità conta la sostanza, che ha il ruolo di protagonista, mentre la forma è un elemento di contorno. In realtà i due elementi contribuiscono sempre, in misure variabili, al confezionamento del messaggio e oggi in molti casi la forma - a seconda di mode o di tendenze - si è affiancata alla sostanza, spesso addirittura sopravanzandola. È l'epoca del ‘liberi tutti’ e quindi si vede in giro un po' di tutto ma mi pare che la sostanza stia vivendo un momento di crisi. Anche perché le idee, alla fine, richiedono coraggio. Merce quanto mai rara di questi tempi”.
Fabrizio Bellavista, partner Istituto Psycho Research e moderatore dell’incontro, vede invece nella cultura occidentale “una dicotomia tra creatività/umano e tecnologia/robot; essa è fasulla e frutto della radice culturale che fa della sequenzialità logica il suo perno. Un vecchio detto della terra degli Uan dice testualmente: ‘Chi ti fa lo sgambetto è lo stesso che ti aiuterà ad alzarti’. E’ una dinamica a noi sconosciuta: siamo abituati a separare il nemico dall’amico, il giorno dalla notte, difficilmente cogliamo il fluire ininterrotto di questi aspetti”.
Anche Giuseppe Mascitelli, AD Mediolanum Comunicazione, considera necessaria la compenetrazione tra l’aspetto culturale e antropologico e quello creativo e tecnologico: “La creatività non può essere lontana dalla profonda conoscenza tecnica. Assieme alla creatività servono studio e grande lavoro. Vorrei però sottolineare che oggi è necessaria, anche in ambito creativo, una visione attenta all’antropologia culturale declinata con l’uso coerente delle nuove tecnologie e dei social media. Il mondo della comunicazione ha necessità di attingere nel profondo di una cultura antropologica, di trovare nuovi elementi e linfa e di connettersi all’innovazione, di interpretare le ambivalenze e di coniugare i nuovi saperi alle tendenze sociali: questa è la creatività attuale”. Il concetto di creatività è cambiato: serve, condensata in una stessa persona, un’anima tecnica e tecnologica insieme ad una creativa e umanistica. Il creativo di oggi deve dare del tu alla tecnologia, in sintesi deve essere tecnocreativo.
Massimo Giordani, Ceo Time & Mind, presidente Popai Digital e membro CdA Torino Wireless, ritiene che la creatività sia stimolata dalla connessione e dalla condivisione: “la connessione globale moltiplica gli spunti creativi. Più stimoli aiutano la creatività e il confronto con realtà lontane è sempre positivo. La networked creatività funziona inoltre meglio rispetto all’iniziativa del singolo perché vale il principio dell'intelligenza collettiva. A parte fortunati casi di persone eccezionalmente brillanti, è con la condivisione che possono nascere buone idee”.
Mette in rapporto la creatività con la comunicazione aziendale, sostenendo che debba seguire precise regole, Angelo Faravelli, AD Advance: “all’interno della ‘comunicazione aziendale’ la creatività deve seguire delle regole che vanno insegnate. Attenzione però, si può insegnare ad una persona motivata a lavorare come creativa, ma non le si può spiegare in nessun caso come diventare una grande creativa”.
Ribatte alla posizione di Faravelli, Massimo Soriani Bellavista, AD Creattività srl, che tratteggia invece una ‘formazione alla creatività’: “la creatività non si può insegnare (sarebbe un paradosso). È un po’ come voler insegnare alle persone ad essere spontanei. Una strada può però essere quella di focalizzarsi su tecniche e processi operativi che insegnano ad avere maggiori idee e più creative (brainstorming, lateral thinking, 6 cappelli per pensare, mappe mentali etc). Sicuramente, vi sono molti contributi che possono venire dal mondo della psicologia per lo sviluppo della creatività ma ritengo che ad oggi, tolti i contributi di Edward de Bono e di pochi altri psicologi, non vi è stata una declinazione di strumenti operativi semplici per lo sviluppo della creatività nel lavoro”.
Il rapporto tra creatività e innovazione è per tutti strettamente legato, una vera e propria attrazione fatale: “oggi viviamo in un sistema complesso ma creatività e innovazione sono fuori da questa logica. Si tratta di concetti che esulano dal contesto, si può essere creativi e innovativi in una società complessa anche con idee semplici” afferma Massimo Giordani, che porterà a Fieramilanocity case histories sul ‘digital signage’ e sull'ecosistema digitale sino a testare, in diretta, nuove applicazioni per iPhone. Proprio il sistema complesso con cui dobbiamo confrontarci oggi e la tecnologia in primis aiutano il processo e il legame tra creatività e innovazione: “in certi ambiti, in particolare internet, l'innovazione è un elemento quasi imprescindibile dalla creatività. Direi anzi che le due cose finiscono con il coincidere perfettamente” sostiene Aldo Cernuto.
Concorda sul legame tra creatività, innovazione e tecnologia anche Fabrizio Bellavista: “L’ultima idea geniale di Steve Jobs, un creativo paragonabile a Leonardo da Vinci, traccia passo dopo passo l’evoluzione di ‘tecne’; nei giorni nostri, dopo l’iPad è il momento dell’ iAdv, l’adv via cellulare, per portarci velocemente (come successe con iTunes nei confronti della musica scaricabile) nell’era dell’adv delocalizzato. Se la concezione ‘Freemium’ (metà contenuti a pagamento, metà gratis per generare i numeri) si appresta a sbarcare sul mercato, Steve ne sarà l’imperatore”.
Anche Moreno Poli di NGWay ritiene che tecnologia e innovazione siano strettamente legate: ”i prossimi tre anni saranno molto stimolanti; le nuove tecnologie, soprattutto l’RFID, unite ad una ripresa dell’economia e ad un ritorno degli investimenti, porteranno grande fermento; non dimentichiamo” aggiunge “che l’innovazione e la tecnologia devono aiutare i mezzi tradizionali come l’editoria, che altrimenti è destinata al declino”. Fabrizio Bellavista e Moreno Poli porteranno infatti esempi pratici di due tecnologie di frontiera, l’RFID e le applicazioni QR Code applicate all'editoria.
Tira le fila del discorso Angelo Faravelli che riflette sugli aspetti lenti e veloci dell’innovazione: “L'innovazione, per essere definita tale, è un processo che non finisce mai, è difficile dire se sia veloce o lenta. Se per innovazione intendiamo passare da una release ad un'altra di un software, il processo è (fin troppo) veloce. Se invece intendiamo un avvenimento veramente rivoluzionario, come Internet, allora il processo non è così rapido. Certamente veloce deve essere l'azienda, o la persona, a capire che un'innovazione le porterà grandi benefici e quindi ad appropriarsene immediatamente”.
Fieramilanocity, Sala Omnicom Expo, 12 maggio, ore 10
Per informazioni:
http://www.omnicomexpo.com/VisitareCalendarioConvegniWorkshopDettagli.aspx?id=148

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