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mercoledì 20 gennaio 2010


mercoledì 20 gennaio 2010
STUDIO DELLE SIMBOLOGIE PLANETARIE










La successione dei pianeti, dei principali corpi erranti del nostro sistema solare, è la sintesi della vita umana. È un diagramma, un doppio pentagramma delle proporzioni, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, disposte in funzione delle loro caratteristiche e della distanza dal corpo centrale più grande, il Sole. Il raggio della Terra è circa 6.370 Km, mentre quello del Sole è circa 500.000 Km. Quindi essendo il raggio del Sole circa 1000 volte maggiore di quello della Terra, il suo volume sarà circa 1.000.000.000 di volte quello della Terra. Tutto, dalla musica all'arte, dal linguaggio al al simbolismo, dalla matematica al complesso albero della Vita tanto caro ai cabalisti, ha corrispondenze ed analogie con questa interpretazione misurata della realtà.
I pianeti corrispondono ad importanti concetti metafisici, a veri e propri livelli all’interno della emanazione della forza-divinità originaria, qualunque nome gli si voglia dare, Dio, Creatore, Caso, Evoluzione, etc..in tutte le direzioni. Inoltre essi sono anche associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ognuno di noi, nella vita quotidiana. Sono dieci principi basilari, riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza. I pianeti sono collegate tra di loro dagli aspetti, in genere congiunzione e opposizione, trigono e quadrato.
Il pilastro fondamentale dell'Astrologia, ed il suo scopo, è la migliore conoscenza di se stessi e la conseguente comprensione degli altri. Ad esempio Venere, Luna, Sole corrispondono, a una delle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l’amore (la via maestra, è quella dell'amore), Marte, Urano, Saturno, la forza (il conflitto), e la compassione (Mercurio, Nettuno, Giove). Plutone, l'ultimo piano simbolico, è speculare alla terra, e racchiude simbologie del bene e del male, ancora allo stadio indistinto. Non per nulla è associato all'inconscio, attraverso il quale si ottiene l'unificazione della coscienza. Dall’opposizione fondamentale tra Ariete (Marte) e Bilancia (Venere) del Solstizio di primavera, ricaviamo quella dell'equilibrio tra Amore e Giustizia e Forza o Violenza, comprensibili anche come legge di attrazione e repulsione.
Sul piano più spirituale i dieci pianeti sono e diventano le “dieci potenze dell’anima”, dieci luci sorgenti d’energia che sanno connettersi nel loro cammino di ritorno alla Vita. Queste energie sono strettamente connesse, animano tutto il mondo, il nostro divederle ha solo lo scopo didattico di capirle meglio.
Il Sole ad esempio simboleggia la sfera più elevata su cui può giungere la normale consapevolezza dell’uomo. E' simbologia del Padre, datore di vita. Filippo disse a nostro Signore, questo è importante ricordarlo: “Mostraci il Padre”, Gesù rispose: “Chi ha visto me (il Sole, il Leone di Giudea) ha visto il Padre”. E' anche chiaro che non c'è padre senza madre (Luna) e Mercurio (figlio) questo è il nocciolo della consapevolezza umana. Il Sole (l'essere in sè, l'io-me- medesimo) che fluisce attraverso i sentimenti (Luna) ed il pensiero che produciamo (Mercurio, il riflesso).
Nel Sole sono insiti grandi virtù ed un solo vizio. La virtù è quella della devozione alla Grande Opera che è la Vita, alla quale abbiamo giurato di dedicare tutte le nostre forze; essa è un elemento essenziale nella strada iniziatica, poiché porta alla consapevolezza superiore. Il vizio è l'EGO, l’orgoglio, del quale l'uomo realizzato non più schiavo.
Il Sole intergrato in tutti gli altri aspetti, permette di rilevare tutto lo splendore e la bellezza, cioè la “visione dell’armonia delle cose” che è un fattore indispensabile al nostro lavoro come costruttori. Evitando il vizio e il personalismo, potenziando invece le virtù, la bellezza, lo splendore e l’armonia.

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