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giovedì 21 maggio 2009

Aduc: Te' verde e Aids


Te' verde e Aids

Nuove speranze contro l'Aids. Nel te' verde c'e' un principio attivo che puo' aiutare le donne a cautelarsi dal virus Hiv trasmesso per via sessuale. In forma concentrata la sostanza e' inseribile nelle creme vaginali e costituire una barriera all'Hiv, segnala l'Istituto Heinriche-Pette di Virologia e Immunolgia sperimentale dell'Universita' di Amburgo, che sta per pubblicare lo studio su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America). La virologa Ilona Hauber mette pero' in guardia da false aspettative. "Non serve a nulla bere te' verde in grandi quantita' e sperare di restare immuni dall'Aids. Il principio attivo EGCG (EpiGalloCatechinGallato) deve entrare in contatto con lo sperma in grosse concentrazioni, ecco perche' le creme vaginali sono probabilmente il modo migliore per conseguire il risultato". La speranza e' che le nuove creme possano diventare una profilassi conveniente anche per il mercato africano. Insomma non vale bere ta
nto te'
verde per immunizzarsi, ne fare impacchi vaginali dell'infuso per impedire la diffusione del virus. Se e' noto il principio attivo (ECGC) si puo' produrlo industrialmente e inserirlo nelle creme. Abbiamo, pero', seri dubbi sul reale utilizzo di creme vaginali per le donne africane: le condizioni igieniche del posto potrebbero indurre serie infezioni.  Rimane il mai tramontato profilattico.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc


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