Pagine
▼
domenica 1 marzo 2009
Venere e il mistero di Tamara Lempicka
sabato 28 febbraio 2009
VENERE ED IL MISTERO DI TAMARA LEMPICKA.
Venere è il pianeta dell'amore, ma anche dell’arte. In Astrologia, nello schema originario, è in domicilio nel segno del Toro ed in Bilancia (femminile e maschile quindi) e si enfatizza, quindi è in esaltazione, in un segno doppio, quello dei Pesci, quasi a permettere le altre due varianti dell'amore che esistono da sempre, uomo-uomo, donna-donna, più precisamente dove l’uomo si femminilizza e la donna diventa mascolina..
Venere è ache il pianeta dell'edonismo e dell'amore per il bello. Un misterioso esempio del forte "influsso" Venusiano è la pittrice bohemienne Tamara Lempicka, nata 16 maggio 1898, Toro (segno Venusiano) con Venere però in Gemelli ( Venere doppia maschile e Mercuriale, guarda caso Tamara era bisessuale) con Luna e Marte in Ariet,e anche questi pianeti in segni fortemente maschili. Costei dipinge ossessivamente la donna, l'Eros femminile, quasi meglio di un uomo e con un stile avanguarde, che alcuni hanno definito Art Decò, uno stile luminoso e fotografico, antesignano delle passerelle di moda trasgressive dell'epoca successiva, la nostra.. Tamara è rimasta praticamente semisconosciuta per lungo tempo, ma è stata poi poi adottata negli anni '70 dalla sottocultura lesbica e da artisti quali Madonna, e Jack Nickolson . Poiché le lesbiche sono un gruppo sociale minoritario spesso si parla di "sottocultura", lesbica o amazzone che sia, intendendo in questo modo non tanto una presunta inferiorità artistica ma piuttosto una sua propria specificità rispetto al mondo eterosessuale nettamente maggioritario.
La cultura delle lesbiche è cresciuta all'interno del grande filone della cultura femminile e, più specificatamente, della cultura delle donne. Per molti anni, in tempi più difficili dei nostri, la cultura delle scrittrici, musiciste, poete lesbiche si è mimetizzata all'interno della cultura delle donne. Solo in tempi più recenti alcuni studi hanno identificato molte protagoniste della cultura del '900 come lesbiche.Bella, ricca, ambiziosa, lesbica, ma non è tutto. Infatti una Venere Mercuriale, è nevrotica, eternamente insoddsfatta, sempre alla ricerca di qualcosa, non si sa bene che cosa. E superficiale, tanto che la sua pittura è stata definita Eros su tela..e cosa c'è più sottile di una tela?. Da lì il mistero dei suoi quadri, dalla sottile irresistibile sensualità ammaliatrice. Tamara appartiene ai Ruggenti anni "20s conosceva Pablo Picasso, Jean Cocteau, e André Gide, ma lei era famosa soprattutto per la sua prorompente libido, era bisessuale, e la sue storie con uomini e le donne erano sempre motivo di scandalo. Ha spesso utilizzati elementi formali e narrativi nella sua galleria di femminili e ritratti e studi di nudo atti a produrre effetti sopraffazione del desiderio e della seduzione.
Ottuagenaria, aveva conservato il culto della personalità eccentrica e del Moderno. Ai pranzi voleva intorno solo gente giovane, per sentirsi viva, a cui raccontava le bizzarrie dei suoi anni folli.
Non facendo mai mistero sul fatto che aveva amato sia uomini che donne. Prese in giro D'Annunzio, strapazzò i suoi mariti come cavalieri serventi e tiranneggiò una povera figlia, Kizette, che per testamento si vide diseredata di molti beni e soprattutto dei quadri della madre, che nel frattempo avevano raggiunto quotazioni stratosferiche.
Da instancabile nomade, Tamara aveva passato gli ultimi anni di vita nella sua villa in Messico, dove fece coppia fissa col giovane scultore omosessuale Victor Contreras. Qui morì nel 1980, lasciando ordine di gettare le sue ceneri nel cratere del vulcano Popocatépetl, che lei vedeva all'orizzonte dal suo giardino.
In realtà è difficile essere donna, secondo il pensiero profondo della Tamara che al pomeriggio trovavano semi nuda in un bordello per lesbiche e marinai ubriachi a Cannes e alla sera ingioiellata ospite d’onore nella Ville Lumière. Sempre doppia e raddoppia,la Venere in Gemelli èc così.
”Difficile essere donna in questo mondo", diceva.
"Per sopravvivere devi usare corpo e sessualità”.
Risulta alla fine innegabile il fascino di una vita divisa tra genio e sregolatezza che, per una volta, non hanno portato al suicidio o al sacrificio ma che anzi la contessa Tamara de Lempicka ha saputo condurre e governare fino alla non indifferente età di ottandue anni ritirandosi nel paradiso terrestre di Cuernavaca, destino simile allo scrittore italo francese Carlo Coccioli, in compagnia di un maggiordomo-compagno molto più giovane ed omosessuale.
Due sue frasi sintomatiche? Nonostante una vita di eccessi e trasgressione sessuale al punto di trascurare completamente la figlia:
"Ho orrore della pornografia".
Nonostante lo stile abbastanza impersonale e fotografico:
"Ho sempre cercato di non copiare nessuno".
Ecco, i misteri dell'Arte e di una Venere in Gemelli che cerca la bellezza "nei corpi" maschili o femminili che siano.
Avvertenza per i naviganti. Nel quadro illustrato è chiarissima l'ambiguità della figura, sensualissima, ma dalle fattezze androgine, dal seno appena accennato, il viso squadrato e che suoma, ahimè, uno strumento fortemente maschile, la chitarra.
Nessun commento:
Posta un commento