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mercoledì 26 novembre 2008

Da Capri un messaggio ai trafficanti di cuccioli: basta!

Il 29 e 30 novembre, in tutte le piazze d'Italia, la LAV (lega anti vivisezione) ha organizzato una raccolta firme a sostegno di numerose proposte per contrastare il traffico di cuccioli di cani e gatti provenienti dall'Europa dell'Est.

Un appello a cui ha risposto anche Capri al fine di "rompere le scatole ai trafficanti di cuccioli”. Nella storica piazzetta, vero e proprio salotto del mondo, è stato organizzando un presidio LAV al fine di raccogliere consensi, distribuire materiale informativo e sensibilizzare la popolazione nei confronti di questo triste smercio di animali.

Il business dei cuccioli “clandestini” provenienti dall'Est Europa (soprattutto Carlini, Jack Russell, West Highland) rappresenta un vero e proprio affare per i commercianti di animali. Un cucciolo straniero, infatti, vale fino a venti volte in meno del suo corrispettivo italiano e favorisce un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro.

Tutto questo a fronte delle terribili sofferenze a cui vanno incontro i cuccioli durante un viaggio infernale che può durare anche 11 ore, stipati nei bagagliai delle auto o nei camion, chiusi in anguste scatole.

Arrivati in Italia, con falsa data di nascita e certificazione dei vaccini, vengono imbottiti di farmaci per risultare in piena salute. Ma un cucciolo su tre, spesso, muore dopo l'acquisto.

Fonte delle informazioni LAV

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