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mercoledì 29 ottobre 2008

Divismo in camicia nera: l’uso politico dell’immagine nel caso di Primo Carnera

Giovedì 30 ottobre alle ore 11, presso la sede goriziana
dell'Università degli Studi di Udine sita in via Diaz n° 5, si terrà
l'incontro "L'uso politico dell'immagine - il caso di Primo Carnera".

Sergio Vicini, autore del libro "Le stelle del Duce", illustrerà il
ruolo decisivo delle stelle del cinema e dello sport nella costruzione
del consenso durante il regime fascista, con particolare riferimento
al grande pugile Primo Carnera.

Interverrà nel dibattito anche Alberto Francescut, corrispondente
della Gazzetta dello Sport e redattore del settimanale Il Popolo di
Pordenone, nonché coautore, con Marco Sartini, del libro "Con i pugni
e con il cuore - Primo Carnera oltre le corde del ring". L'incontro
vedrà inoltre la partecipazione straordinaria, in qualità di
testimonial d'eccezione proveniente dal mondo del pugilato, del peso
massimo goriziano Paolo Vidoz.

Al centro della discussione sarà il modo in cui Mussolini colse
appieno il valore propagandistico del fenomeno del divismo (ovvero
l'adorazione di massa dei personaggi più famosi) sorto in Italia negli
anni Trenta, ed utilizzò le stelle del cinema e dello sport di allora
come simboli viventi della superiorità della razza italica e della
grandezza del Fascismo. Attori e atleti, come Primo Carnera,
diventarono così i campioni dell'Italia mussoliniana e,
indipendentemente dalle posizioni politiche personali, si unirono
strettamente al Regime: lo sostennero, lo abbellirono, lo
mistificarono; funzionarono da specchi che restituivano un'immagine
costruita a tavolino, eppure, proprio per questo, densa di significati
nascosti.

La scelta di Sergio Vicini di illustrare uno degli ingranaggi
essenziali della macchina totalitaria di Benito Mussolini, il divismo
in camicia nera, tramite il caso del pugile di Sequals (PN) non è
casuale. Nel corso dell'incontro, infatti, l'autore fornirà
rivelazioni esclusive sul rapporto che legava Carnera al Regime,
ricavate dall'analisi da lui condotta sui documenti originali
dell'archivio del Duce. Il caso Carnera offrirà infine lo spunto per
comparare l'era della propaganda fascista con i meccanismi di
promozione e pubblicità odierni che contemplano l'uso dei testimonial.

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