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sabato 31 ottobre 2015

Presentazione del Progetto multimediale La Rivoluzione Globale per un Nuovo Umanesimo. Roma 06 novembre 2015 Parlamento Europeo

Via IV Novembre 149 Roma 
Presentazione del saggio di Orazio Parisotto, Fondatore e Presidente Onorario di Unipax:

LA RIVOLUZIONE GLOBALE PER UN NUOVO UMANESIMO

Le vie d'uscita dalle emergenze planetarie

con il patrocinio di UNIPAX NGO associata al D.P.I. Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite


UNIPAX avviando un nuovo ciclo di attività, sostiene e collabora attivamente al progetto globale multimediale disegnato dal suo Fondatore e Presidente Onorario Orazio Parisotto: sul sito www.unipax.org sono presenti tutti i dettagli e le informazioni con la possibilità di scaricare gratuitamente l'ABSTRACT del Progetto.

L'intera operazione multimediale si sviluppa partendo dal saggio di Orazio Parisotto "LA RIVOLUZIONE GLOBALE PER UN NUOVO UMANESIMO Le vie d'uscita dalle emergenze planetarie" che costituisce il vero motore dell'iniziativa attraverso le sue molteplici applicazioni.

Diversi sono gli strumenti per poter partecipare attivamente alle varie proposte di sostegno e di mobilitazione, dall'adesione al Manifesto della Rivoluzione Globale        attraverso il sito di Unipax, alla firma della Maxi Petizione in 10 punti rivolta ai Capi di Stato e di Governo affinché si avvii un processo di democratizzazione delle Istituzioni  Internazionali, che sarà pubblicata sulla piattaforma www.change.org
 
Nel Progetto sono state già coinvolte decine di migliaia di associazioni di tutti i continenti impegnate per la civile convivenza e la pace (vedi la World Directory consultabile sul sito) con l'ambizione di proporre per la prima volta un nuovo modello per organizzare la nostra società nell'era della globalizzazione del 21° secolo, sollevando i problemi ma al tempo stesso indicando anche delle possibili soluzioni, delle vie di uscita dalle emergenze planetarie.

"La sfida fondamentale per l'uomo d'oggi" afferma Parisotto "è saper passare da una società economico centrica e stato centrica ad una società umano centrica e bio centrica con una governance internazionale democratica ad alta intensità etica".

A tale riguardo significative sono le espressioni del Segretario di Stato Vaticano S.Em. Cardinale Pietro Parolin che lo ha definito :"Lavoro titanico, ricco di interessanti spunti e di indicazioni concrete volte all'avvio di una società più giusta e più solidale."

Alla presentazione ufficiale del saggio e del progetto del 06 novembre sono previsti gli interventi di Cedric Boniolo, Presidente di Unipax, di Gianpaolo Meneghini Direttore dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, di Gerardo Pelosi giornalista inviato speciale del Sole 24 ore, di Italo Cucci Direttore editoriale Agenzia di Stampa Italpress, di Claudio Tessarolo giornalista e scrittore e di Franco Malerba, primo astronauta italiano (che interverrà con un suo videomessaggio), Orazio Parisotto autore del saggio e coordinatore del Progetto ne illustrerà i contenuti e le modalità operative.
Anche l'artista Maurizio D'Agostini www.mauriziodagostini.com ha voluto dare il suo personale contributo disegnando l'incisione sulla copertina del libro che vuole rappresentare l'immagine del Nuovo Umanesimo: il titolo dell'incisione "Verso la meta" è volutamente profetico e segna idealmente un percorso virtuoso da intraprendere tutti insieme per tentare di risolvere gli squilibri del pianeta.
Dopo Roma è in programma un tour di presentazione del progetto nelle principali città italiane. Nei prossimi mesi saremo poi a Bruxelles e a New York.

SCHEDA DELL'AUTORE
Orazio Parisotto, originario di Bassano del Grappa, vive a Roma ed è da sempre   impegnato nel volontariato di utilità sociale. Studioso di scienze umane, dei diritti fondamentali dell'uomo, dell'Unione  Europea   dei problemi della globalizzazione, è Fondatore e Presidente (1984 -2014) di UNIPAX ONG  associata da oltre 20 anni al DPI - Dipartimento della Pubblica Informazione - delle Nazioni Unite e collegata alle Istituzioni dell'UE e del Consiglio d'Europa. Dal 1994 al 2010 Funzionario-Adviser  al Parlamento Europeo. 

Autore di numerose pubblicazioni  e iniziative culturali, con questo saggio "La Rivoluzione Globale per un Nuovo Umanesimo - Le vie d'uscita dalle emergenze planetarie" pubblicato  in italiano e in inglese anche in versione e-book, presenta una proposta di rivoluzione pacifica  per reagire al disordine internazionale socio-politico, economico-finanzario e istituzionale favorito da una globalizzazione senza regole e senza controlli.

venerdì 30 ottobre 2015

I Comuni dell'Appennino Bolognese chiedono interventi per garantire ai disabili l'accessibilità alle stazioni ferroviarie

Con una lettera ufficiale inviata alla direzione di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell'infrastruttura ferroviaria, l'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese lamenta che nelle stazioni presenti sul proprio territorio "l'accesso ai treni e parcheggi da parte dei cittadini con handicap o comunque con ridotte capacità motorie" è di fatto impossibile.

Il problema è sorto a seguito della eliminazione degli attraversamenti a raso avvenuta negli ultimi anni, a causa della mancata realizzazione di ascensori, montascale o rampe, benché previsti nei progetti.

"L'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese ritiene che ciò limiti in modo inaccettabile i diritti dei cittadini e che sia in contrasto con la legislazione vigente" e richiede pertanto ad RFI "di definire e comunicare rapidamente un piano di interventi che consenta, in tempi certi e brevi, di porvi rimedio".

Segue un elenco di sette stazioni lungo la linea Porrettana e lungo la Bologna-Prato.

La lettera ricorda anche nel caso della stazione di Vergato "il mancato adeguamento dell'altezza della banchina che impedisce l'accesso al livello dei treni".


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Aiuto! Assessorato alle Piccole Cose ha bisogno di TE






Diventa anche tu un sostenitore delle Piccole Cose.

L'Assessorato alle Piccole Cose vuole realizzare
uno centro culturale diffuso, un'impresa culturale senza centro.

IL PROGETTO E' TRA I 40 FINALISTI DEL PREMIO CHE FARE
E HA BISOGNO ANCHE DEL TUO VOTO!

Votare è facile, segui il link qui sotto
Vota!
L'Assessorato alle Piccole Cose è un progetto per realizzare uno spazio culturale diffuso, un'impresa culturale senza centro. L'obiettivo è gestire una rete di luoghi urbani nella città di Lecce. 

I luoghi sono una strada chiusa, un ex sottopasso ferroviario, oggi pedonale, un ex distributore di carburanti, un chiosco, un dog park, una cava rinaturalizzata, un padiglione dell'ex ospedale psichiatrico, una chiesetta sconsacrata, un parco giochi cementato e altri piccoli spazi inattesi, invisibili o dimenticati.
Vogliamo restituire questi luoghi alla città e riempirli di eventi, iniziative e attività: musica, cinema, teatro, formazione, servizi, pratiche di buona cittadinanza.
Incrociamo le dita e grazie mille!
https://bando.che-fare.com/progetti-approvati/assessorato-alle-piccole-cose/
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Libano. Comunità Papa Giovanni XXIII e Sant'Egidio: attiviamo un corridoio umanitario

logo_top%281%29.jpgL'annuncio a Rimini di Ramonda e Riccardi durante il convegno "il coraggio di essere umani": «un'iniziativa storica, la prima volta in Italia e in Europa»


Due canali umanitari dal Libano all'Italia e dal Marocco all'Italia saranno avviati nei prossimi mesi.
 

Giovanni Ramonda, Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII «Vorremmo salvare tutti… ma tra tutto e il niente c'è il possibile. Ci sono dei volti e delle storie. Ci sono dei diritti fondamentali che vanno garantiti, centinaia e centinaia di persone che possono tornare alla vita».

E ha aggiunto: «I profughi devono arrivare in Italia con un volo regolare, non è più pensabile che rischino la loro vita per mare, il nostro è un progetto di vita e di libertà. Il corridoio umanitario sarà possibile grazie alla collaborazione fra Comunità di Sant'Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII e grazie al grosso contributo economico della Chiesa Valdese. I profughi verranno accolti dalle nostre realtà e nelle parrocchie».

Andrea Riccardi, fondatore
XIII. Creeremo due canali umanitari, negoziando duramente con il governo italiano. Faremo di Comunità di Sant'Egidio: «Abbiamo lavorato insieme alla Comunità Papa Giovanni X in modo che l'Italia possa concedere dei visti umanitari in caso di situazioni drammatiche accertate. Perché queste persone devono sopportare l'esame della morte dei Balcani e del Mediterraneo?

Arriveranno dal Marocco e dal Libano: si parla di 1000-2000 visti, ma puntiamo al fatto che diventi un modello. Stiamo creando delle liste di persone che potranno essere accolte, allestendo dei desk in Libano e in Marocco.  E questo in Europa non l'ha fatto ancora nessuno».

Ascolta le dichiarazioni: 
 


giovedì 29 ottobre 2015

Refugee Air: "We welcome the first refugees who have had a safe passage by air to Stockholm"

After intense efforts to showcase that there are legal ways for refugees to take safe routes into the EU, and to bring this issue to the top of the agenda in several European countries, Refugee Air today announces that the initiative endorses the European Redistribution Program and the Swedish government's decision to increase its UN quotas threefold.

This is a huge cause for celebration and plays well into our main agenda; to create safe routes for refugees into the EU. We have already proven that the carrier’s liability has been misread and has no actual impact on the situation, in fact refugees have the right to fly", says Susanne Najafi, co-initiator of Refugee Air. We have worked immensely to make safe routes a reality and are very happy to see European leaders come together and put this into practice by establishing a permanent program and a viable solution for safe refugee passage by air in crisis situations.

Earlier this month Refugee Air announced that their legal investigation shows that all Syrian refugees are entitled to fly to EU-countries. The European Distribution Program is a solution that enables immediate routes for asylum seekers within the EU in accordance with the program.

“One of our most outspoken goals was to charter a plane to showcase that safe passage through the air for refugees is a viable option and to turn this option into a sustainable model. We are therefore extremely happy that the European countries have acted on this issue and applied sustainable processes to enable thousands and thousands of refugees safe routes into the EU", says Emad Zand. ”The inaugural flight was a big win not only for our cause, but for all initiatives that have been pushing for safe routes for refugees. We believe that the EU and in particular Sweden has set an important precedent."

The Refugee Air initiative started in September and has quickly grown into a collaborative movement engaging hundreds of Sweden's most influential entrepreneurs, lawyers, and other leading professionals working hands-on to put a stop to people risking their lives at sea due to policies.

“We have reached over 830 million people with our #letthemfly campaign and thousands have contacted us to find out how they can help. There is a large movement in Europe that wants to see refugees being able to fly safely to the EU and now we are seeing this happening." says Emad Zand

Going forward Refugee Air will continue working to improve the conditions for refugees locally in Sweden and are currently in discussions with multiple governmental organizations and NGO's in order to share the resources and knowledge obtained within the initiative.

“We have showed that crowd-sourced entrepreneurial organizations like Refugee Air can move fast and provide massive resources both to established NGOs and governments. This might be the future way of mobilizing help and support in crisis situations and we are happy to share the blueprint of Refugee Air”, says Susanne Najafi

About Refugee Air
Refugee Air is a non-profit initiative led by action-driven entrepreneurs and humanitarians aimed at enabling refugees to safely travel into the EU. We know how to solve problems and get things done and we want to make a difference right now. We’re putting crowd-sourced competencies and our extensive networks to work to save lives and drive positive change.

Susanne Najafi is a serial entrepreneur who has built a large number of companies across industries. She now invests in new ideas and start-up ventures.

Emad Zand is a serial entrepreneur within healthcare and tech and has built, run and sold companies employing thousands of people.

"Syria, l'Aleppo a modo nostro", un sapone solidale a sostegno dei profughi assistiti da Terre des Hommes



Sulle sponde italiane giungono da anni famiglie, bambini e adolescenti che scappano da guerre e fame, alla ricerca di una vita migliore portando con loro un bagaglio di sofferenza inimmaginabile e poco altro.
"Non potevamo stare fermi solo a guardare. Dovevamo fare qualcosa per queste famiglie" afferma Lucia, fondatrice de LaSaponaria "e il sapone è la cosa che sappiamo fare meglio!"
E' da questa voglia di fare che nasce l'idea di "Syria – l'Aleppo a modo nostro 100% solidale",  l'ultimo sapone nato all'interno del laboratorio artigianale LaSaponaria per il quale, ad ogni sapone venduto, corrisponde un sapone donato alle famiglie in difficoltà arrivate nel nostro paese. Un'idea resa possibile grazie all'incontro con la Fondazione Terre des Hommes, da sempre in prima linea per la difesa dei bambini in difficoltà.
Terre des Hommes è già da 4 anni attiva nel soccorso dei migranti che arrivano nel nostro Paese, in particolare bambini e famiglie con bambini, con il progetto Faro. Alle attività condotte in Sicilia in vari centri d’accoglienza, si è unita la distribuzione di beni di prima necessità a Ventimiglia e a Milano, dove continuano ad affluire centinaia di persone che non hanno più niente.
A queste famiglie vengono distribuiti dei kit di prima necessità per consentire loro di recuperare un minimo di benessere e dignità umana dopo l’esperienza traumatica della fuga e del viaggio. E tra i prodotti ricercati dall'organizzazione, come indumenti intimi, giochi, cibo e bevande, ci sono anche detergenti e cosmetici per grandi e piccini.

"L'occasione che cercavamo per fare la nostra parte. Abbiamo subito deciso di donare alcuni nostri prodotti – spiega Lucia – e parlandone con i ragazzi del nostro team e amici ci siamo resi conto che l'esigenza di "fare qualcosa" non era solo nostra ma anche di tanti altri che però non sapevano come muoversi".
Insomma, un'idea contagiosa quella de LaSaponaria visto che in pochi giorni con un piccolo passaparola ha così raccolto non solo saponi e detergenti da inviare alla fondazione ma anche altri beni di prima necessità donati da tutti i collaboratori della Saponaria e amici.
"Visto il successo dell'iniziativa  ci siamo anche detti… perchè non coinvolgere la nostra rete di amici, negozi e clienti per potenziare questo circolo virtuoso?"
Il sapone Syria nasce proprio per questo. E' la versione del celebre sapone di Aleppo reinterpretata dal mastro saponiere de LaSaponaria per dare voce ad un paese in difficoltà, mantenere alta l'attenzione su questa emergenza ed offre la possibilità a tutti, con un piccolo gesto di acquisto (oltre a fare un'ottima scelta per la propria pelle e l'ambiente) di aiutare nel concreto una famiglia siriana regalandole un piccolo momento di benessere ed umanità.
Il sapone Syria sarà disponibile dai primi di novembre sul sito www.lasaponaria.it e nei punti vendita de LaSaponaria aderenti all'iniziativa.

Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.
Attualmente Terre des Hommes è presente in 68 paesi con oltre 870 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano.
www.terredeshommes.it



LaSaponaria è un piccolo laboratorio artigianale di cosmetici biologici realizzati con materie prime ad alto valore sociale e a basso impatto ambientale provenienti da aziende agricole italiane e da progetti di commercio equo solidale.
www.lasaponaria.it

Maniglie Elesa: una gamma completa e ad alto contenuto tecnologico

Elesa, azienda leader nella progettazione e produzione di componenti standard per l'industria meccanica, offre una gamma completa di maniglie, che possono essere impiegate in diversi settori industriali garantendo prestazioni di alto livello.

Maniglia con comando Pneumatico EBR-PNMonza, 29 ottobre 2015Elesa, azienda leader nella produzione di componenti standard per l'industria meccanica, offre alla propria clientela un'ampia gamma di maniglie, che vantano applicazioni nei settori più disparati. Versatilità, vasta scelta e possibilità di personalizzazione del prodotto costituiscono solo parte delle caratteristiche vincenti.

Le maniglie Elesa si distinguono in tre principali famiglie di prodotti: maniglie a ponte, maniglie da incasso e maniglioni tubolari. Grande punto di forza della linea consiste nell'offerta di componenti dalle svariate forme, dimensioni e materiali di produzione come tecnopolimero, Duroplasto, alluminio, acciaio inox o acciaio cromato, con diverse finiture superficiali e tipologie di montaggio.

Grazie a questa ampia varietà è impossibile non trovare la maniglia adatta alle proprie esigenze. Elesa, come per tutti i suoi componenti, dedica grande attenzione alla fase di progettazione, per cui tutte le maniglie sono studiate nei minimi dettagli, affinché possano risultare di facile installazione, utilizzo e manutenzione.

Elesa non mira a offrire solo un prodotto funzionale, ma dedica grande attenzione anche al design. In particolare, per quanto riguarda le maniglie, ergonomia e linee si fondono in un connubio unico per dare vita alla massima comodità di utilizzo e a un'impugnatura salda. L'unione tra design e cura ergonomica sono aspetti che non passano inosservati. Elesa, a tal proposito, ha ricevuto diversi riconoscimenti dalle più prestigiose giurie di Design Industriale. Sicuramente quest'aspetto rende ancora più "speciali" e apprezzabili, questi componenti.

É possibile richiedere, per alcuni prodotti, versioni customizzate in base a esigenze specifiche. Le diverse soluzioni standard, disponibili a catalogo, possono essere richieste in diversi colori o personalizzate con scritte o logo tampografati oppure incisi al laser. Per visionare l'ampia gamma di maniglie, è possibile collegarsi al sito e navigare all'interno del catalogo per scegliere il modello più adatto alle proprie necessità.

Tra le ultime novità presentate dall'azienda figurano la maniglia con comando pneumatico EBR-PN, realizzata in tecnopolimero a base poliammidica (PA) rinforzato fibra vetro. Questo componente fa parte della famiglia delle maniglie a ponte. In particolare la maniglia EBR-PN si caratterizza per il design originale Elesa, derivante dalla pluripiremiata maniglia a ponte EBP, ed è disponibile nel colore grigio-nero.

La maniglia è dotata di un pulsante, anch'esso realizzato in tecnopolimero, disponibile nel colore azzurro brillante. Le calottine sono presenti già montate, ma removibili con un cacciavite, e sono anche esse realizzate in tecnopolimero. La maniglia EBR-PN è resistente a solventi e ad altre sostanze che possono corrodere il materiale, come oli, grassi e altri agenti chimici, a garanzia di un'applicazione anche in contesti difficili dove è possibile entrare in contatto con tali sostante.

Un'altra novità presente a catalogo sono le maniglie della serie MFH. Queste mini maniglie, realizzate in tecnopolimero in colore nero, grigio, rosso, arancio, bianco - simile a RAL 9002 - o in tecnopolimero cromato, sono ideali per tutte quelle applicazioni che richiedono l'uso di maniglie dalle dimensioni contenute, ma che assicurino allo stesso tempo comodità di impiego e resistenza.

Un altro segmento di gamma sulla quale l'azienda monzese sta puntando è quella delle maniglie da incasso. Diversi modelli, dimensioni, materiali di produzione e finiture superficiali permettono una perfetta integrazione di queste maniglie sulle macchine e attrezzature alle quali sono destinate.

Citiamo la maniglia MPR. maniglia ripiegabile da incasso con richiamo a molla premiata lo scorso febbraio dalla nota giuria IF di Hannover per il Design Industriale. Realizzata in tecnopolimero nero con finitura mat, assicura il richiamo in posizione di riposo della maniglia tramite due molle in acciaio INOX AISI 302, offrendo così all'operatore la possibilità di lavorare in un ambiente sicuro e libero da sporgenze che potrebbero rappresentare un elemento di pericolo.

Tra le "ever green" di Elesa per forma e dimensioni disponibili, segnaliamo le maniglie ad arco. In particolare, questa famiglia si caratterizza per la grande ricercatezza nei materiali di produzione e l'elevata cura delle superfici. Maniglie in alluminio con finitura naturale, anodizzata oppure con rivestimento in resina epossidica. Completano la selezione dei materiali anche l'acciaio INOX o acciaio cromato. La gamma propone anche diverse sezioni (ovale o piatta) sempre in alluminio o in acciaio.

Inoltre, sul sito www.elesa.com è possibile scaricare dei file in pdf con tutte le specifiche riguardanti le maniglie citate e scoprire le altre novità presenti in catalogo, oppure visionare le maniglie per cui Elesa è nota sul mercato da anni. In questo modo, tutti gli utenti interessati ai prodotti dell'azienda monzese potranno reperire importanti informazioni circa il prodotto e le varianti a disposizione.

L'affidabilità dei componenti per l'industria meccanica di Elesa è ormai nota. La Società esporta i propri prodotti in tutto il mondo. Prodotti che sono apprezzati per la loro versatilità d'impiego e le prestazioni di alto livello. Infine, Elesa si conferma un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano acquistare maniglie elaborate con materiali di qualità, resistenti, adattabili anche alle condizioni d'uso più gravose.

WFP lancia allarme sull'acuirsi della fame nella città di Taiz, nello Yemen meridionale - 29-10-15

SANA'A – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) è gravemente preoccupato per la drammatica situazione sul piano della sicurezza alimentare della città di Taiz, nel sud dello Yemen, dove l'impossibilità di accesso umanitario ha privato decine di migliaia di persone dell'assistenza alimentare per più di un mese.

 

L'assistenza alimentare del WFP ha raggiunto Taiz l'ultima volta più di cinque settimane fa attraverso il partner locale del WFP, che ha fornito assistenza alimentare a quasi 240.000 persone colpite dal conflitto nella città.

 

"Facciamo appello per un accesso sicuro e immediato alla città di Taiz al fine di evitare una tragedia umanitaria, ora che le scorte sono in esaurimento, minacciando le vite di migliaia di persone, tra cui donne, bambini e anziani", ha detto Muhannad Hadi, Direttore regionale del WFP per il Medio Oriente, il Nord Africa, l'Europa orientale e l'Asia centrale.

 

"Queste persone hanno già sofferto la fame estrema, e se questa situazione continuerà, i danni arrecati per effetto della fame saranno irreversibili".

 

Un rapporto pubblicato nel mese di giugno ha classificato Taiz e altri nove dei 22 governatorati dello Yemen al livello di 'emergenza' dell'insicurezza alimentare – a un passo dalla carestia su una scala internazionale da uno a cinque.

 

Il recente deterioramento della situazione di sicurezza a Taiz ha avuto un grave impatto sulla disponibilità e sui prezzi del cibo e del carburante. Secondo il sistema di monitoraggio di mercato del WFP per lo Yemen relativo alla prima metà di ottobre, si è registrata una penuria di alimenti essenziali e carburante nei governatorati dove le violenze hanno conosciuto un'escalation nelle ultime settimane.

 

Il rapporto ha rilevato che Taiz è stata l'area più gravemente colpita dello Yemen, con l'aumento prezzo del diesel del 500 per cento rispetto ai livelli pre-crisi e il raddoppio del prezzo della farina di frumento.

 

Dall'inizio del conflitto quest'anno, il WFP ha superato enormi difficoltà per raggiungere ogni mese una media di 1 milione di persone vulnerabili in Yemen. A settembre e ottobre, il WFP ha esteso il suo raggio d'azione, fornendo assistenza alimentare a oltre 2 milioni di persone in ciascun mese.

 

Dalla fine di marzo, le violenze hanno aggravato la già scarsa sicurezza alimentare dello Yemen, aggiungendo in meno di un anno oltre 3 milioni di persone alle fila di coloro che già soffrivano gravemente la fame. Secondo stime recenti, 7,6 milioni di persone soffrono l'insicurezza alimentare estrema, un livello di bisogno che rende urgente l'assistenza alimentare esterna.

 

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Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il WFP assiste una media di 80 milioni di persone in circa 80 paesi.


mercoledì 28 ottobre 2015

Amnesty International a Diritti a Todi - Human Rights International Film Festival

Dal 27 ottobre al 1° novembre si svolgerà a Todi (Perugia) la 1° edizione del Diritti a Todi - Human Rights International Film Festival.

Lo scopo del Festival eÌ da un lato, quello di promuovere e diffondere il documentario d'autore con particolare riguardo ai temi dei diritti umani e, dall'altro, favorire il confronto tra i registi.

Il festival ha il patrocinio del Comune di Todi, è organizzato in collaborazione con Amnesty International Italia e Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, con il sostegno di Agpci, Associazione Giovani produttori cinematografici.

Incentrato sulle tematiche di diritti umani, guerra, integrazione, diritti civili, il Festival si articola in quattro sezioni: Concorso internazionale documentari, Concorso internazionale cortometraggi di fiction e documentari, Panoramica internazionale di documentari, Retrospettive, seminari, tavole rotonde.

Per maggiori informazioni e il programma completo:
http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7961

Le cantine Fassati per un evento charity a NY

A NEW YORK
ORGANIZZAZIONE UMANITARIA
QUANDO LA CHARITY NON HA CONFINI


Lifeline Organizzazione Umanitaria è stata la protagonista dell'evento charity a New York,  promotori Sua Altezza Reale il Principe Alexander e Sua Altezza la Principessa Katherine di Serbia, e l'insuperabile organizzazione di Alexander    e Cris Egger, talentuosi Event manager.

La raccolta fondi è stata a favore delle equipe mediche pediatriche degli ospedali in Serbia. Per oltre 30 anni, cioè sin dall'anno di fondazione – nel 1980 – ad opera di Bob e Gretchen De Voe, Lifeline Christian Mission ha ridato speranza e risposte ai bisogni spirituali e fisici delle persone di ogni parte del mondo, coinvolgendo in prima persona personalità dagli Stati Uniti e dal Canada. 

Nel 1993 la Principessa Katherine fonda Lifeline Organizzazione Umanitaria con sede negli Stati Uniti (Chicago e New York), Canada (Toronto), Regno Unito (Londra) e in Grecia (Atene), ma la nostalgia per il suo paese è forte e quando le Altezze Reali tornano a Belgrado, nel luglio 2001, è stato naturale espandere le loro attività umanitarie. 

All'inizio di agosto 2001 nasce la Fondazione di Sua Altezza Reale la Principessa Katherine, perché, come afferma Sua Altezza "Non ci sono confini alla sofferenza umana perché razza ed etnia con contano. Con la Fondazione abbiamo ampliato le attività verso le istituzioni culturali, scuole e università includendo borse di studio ed inoltre cerchiamo di migliorare la comunicazione tra studenti ed esperti provenienti da paesi stranieri. Altre attività importanti sono la raccolta di fondi per le apparecchiature mediche che noi consegniamo a numerosi ospedali. E poi noi cerchiamo di offrire cose utili ai bambini, oltre ai regali: migliaia di bambini provenienti da orfanotrofi in tutto il paese sono ospiti presso il Palazzo Reale ogni Natale e Pasqua per cercare di farli sentire meno soli in questi giorni in cui si riuniscono le famiglie di tutto il mondo intorno ad un albero di Natale. Nel corso degli anni, Lifeline ha fornito elementi quali le macchine a ultrasuoni neonatali, unità mobili di mammografia, radiologia formazione del personale medico, letti elettrici per unità di terapia intensiva, e dispositivi per i bambini con problemi di udito e computer per gli orfani. In Serbia c'è un disperato bisogno di attrezzature e forniture mediche, purtroppo il paese sta affrontando una grande crisi nel settore sanitario, in Europa la Serbia ha uno dei più alti tassi di cancro al seno".

La Principessa, instancabile nel suo progetto di charity, in occasione dell'evento di New York, che si è svolto Presso il Ristorante Le Cirque, ha coinvolto alte personalità del mondo imprenditoriale e importanti sponsor italiani come  Eleuteri Gioielli, il fiorentino Stefano Bemer, Renè Caovilla, i capispalla di Sciamat, l'Azienda Mantero per una cena esclusiva bagnata dai vini della cantina Fassati ed è una dimostrazione di come il mondo del glamour, del vino italiano, l'alta ristorazione, la moda e l'eleganza  del made in Italy si dedicano con generosità alla solidarietà e alla beneficenza.

Infatti, come afferma il direttore alle vendite delle Cantine Fassati di Montepulciano Arturo Simonetti : "La Cantina Fassati è tra le prime aziende di Toscana della zona del Chianti, che si è dedicata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano; Già nel XVII secolo veniva definito dal poeta Francesco Redi "d'ogni vino il Re!". Oggi viene prodotto dalla ricchezza di 70 ettari di splendidi vigneti.

Noi abbiamo offerto  Pasideo, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.,  considerato il più rappresentativo della Fassati ed è per noi una grande soddisfazione prendere parte a questo avvenimento, senza ombra di dubbio unico nel suo genere in quanto pieno di contenuti, ed essere presenti in un tempio della ristorazione internazionale come Le Cirque, in un evento importantissimo rivolto da S.A.R la Principessa  Katarina di Serbia nei confronti di chi soffre, oltre la soddisfazione di essere presenti con il nostro vino che consolida giustamente il prodotto e i valori aziendali nel totale rispetto della tradizione vitivinicola che anima la nostra azienda, apportando al contempo uno spirito di orgoglio.

Press: Cristina Vannuzzi
Organitation by Cris Egger & Aleksander Djordjevic
PASITEO
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.
Vitigno:
95% Sangiovese, 5% tra Colorino e Mammolo - Il Pasiteo nasce nei poderi Caggiole e Graccianello della Fassati, 70 ettari di vigneto nel cuore delle colline di Montepulciano.

Povertà alimentare in Italia: le esperienze di secondo welfare che aiutano a contrastare l’espansione del fenomeno

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO - LA STATALE PER EXPO

Povertà alimentare in Italia:
a Milano un convegno sulle esperienze di secondo welfare che aiutano a contrastare l'espansione del fenomeno


Venerdì 30 ottobre alle 10.00
Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche
Università Statale di Milano
Via Conservatorio 7

Il Laboratorio Percorsi di secondo welfare organizza un convegno cui parteciperanno docenti, esperti e protagonisti di esperienze che ogni giorno contrastano la povertà alimentare nel nostro Paese. L'evento conclude il ciclo la "Statale per EXPO", con cui l'Università degli Studi di Milano ha celebrato ed approfondito il tema dell'Esposizione Universale.

Secondo le stime di Rovati e Pesenti, presentate nel recente volume Food Bank, Food Poverty, sono oltre 5 milioni e mezzo gli italiani in condizioni di povertà alimentare, di cui 1 milione e 300mila minori. Nonostante la progressiva espansione del fenomeno negli anni della crisi, in Italia continua a mancare una politica pubblica nazionale di contrasto alla povertà alimentare. Negli anni lo Stato ha tentato di colmare tale mancanza, da una parte, attraverso misure generiche di contrasto alla povertà (social card, carta acquisti, ecc.), dall'altra attraverso la delega dell'emergenza, in maniera più o meno esplicita, al mondo del volontariato e della beneficienza.

Contemporaneamente, secondo quanto riporta l'osservatorio Waste Watcher, lo spreco domestico italiano nel 2014 è stato di 8,1 miliardi di euro. In Europa, secondo la Commissione europea, gli sprechi sarebbero quantificabili in 100 milioni di tonnellate l'anno: una quantità enorme che tra l'altro non tiene conto delle perdite nella produzione agricola e i rigetti in mare del pescato.

Tuttavia, al di là degli intenti e delle proposte per porre fine al fenomeno della povertà e dello spreco alimentare, già oggi emerge un elemento positivo: la vivacità della società civile, grazie alla quale stanno prendendo vita numerose iniziative basate sul virtuoso utilizzo delle eccedenze di produzione e sulla sinergia tra attori pubblici, privati e non profit - fino al coinvolgimento degli stessi cittadini - nella prospettiva del secondo welfare. E' questo il caso dell'efficiente raccolta delle eccedenze prodotte dalla filiera agroalimentare, recuperate ogni giorno da realtà caritative come il Banco Alimentare, o la nascita di nuove forme di sostegno ai più vulnerabili sviluppate dagli empori solidali, soggetti che grazie ad un'attenzione particolare ai nuovi bisogni stanno rinnovando i modelli di contrasto alla povertà integrando positivamente l'azione svolta dai soggetti più tradizionali. O, ancora, il ruolo assunto da un numero crescente di cittadini che sempre più spesso adottano modalità di approvvigionamento e consumo che consentano l'accesso, nonostante il "carovita", a beni alimentari di qualità - attraverso ad esempio l'agricoltura urbana e dei gruppi di acquisto solidale - e che assumono "comportamenti sostenibili" indipendentemente da una personale condizione di bisogno.

Questi fenomeni di nicchia stanno iniziando a diventare sempre più frequenti, anche grazie all'uso delle nuove tecnologie - in particolare per favorire lo scambio tra carenze e eccessi - e alla diffusione di una cultura attenta al tema della povertà alimentare.

Per approfondire questi ed altri argomenti, in occasione degli eventi promossi dall'Università degli Studi di Milano attraverso "La Statale per Expo", il Laboratorio Percorsi di secondo welfare organizza il convegno "La povertà alimentare in Italia: le risposte del secondo welfare". L'evento si terrà venerdì 30 ottobre, alle ore 10.00, presso la Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali (via Conservatorio, 7). Nel corso dell'evento saranno presentati alcuni dati significativi sulla povertà alimentare nel nostro Paese e sarà chiesto ad alcuni degli esperti e protagonisti di raccontare e discutere le esperienze di secondo welfare messe in atto per affrontare tale fenomeno.

La prima parte della mattinata metterà a fuoco il tema della povertà alimentare nel nostro Paese grazie ad un intervento introduttivo di Franca Maino (Direttrice di Percorsi di secondo welfare), a cui seguirà intervento di Luca Pesenti (Docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) su "Povertà alimentare in Italia: i dati da cui partire" e di Chiara Lodi Rizzini (Junior Researcher di Percorsi di secondo welfare) su "Buone prassi di secondo welfare contro la povertà alimentare". Nella seconda parte della mattinata si svolgerà una tavola rotonda moderata da Ilaria Madama (Docente del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche di UNIMI), durante la quale si confronteranno Marco Lucchini (Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare), Sandro Coccoi (Coordinatore del progetto "Lotta alla povertà" di Forum Solidarietà di Parma) e Fabio Fraticelli (Post-doc Research Fellow, Università Politecnica delle Marche e Università della Svizzera Italiana). Concluderà i lavori Maurizio Ferrera (Docente del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche di UNIMI).



Durante il convegno saranno presentati in anteprima i contenuti del volume "Povertà alimentare in Italia: le risposte del secondo welfare", edito da Il Mulino, che sarà disponibile da febbraio 2016.

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