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mercoledì 29 febbraio 2012
Rittal con GIFI a supporto del settore Fotovoltaico
I pionieri Finlandesi del Teleservice rinnovano il concetto di assistenza
Scopri come l'adozione di un FMS può aiutare la produttività aziendale, visita www.fastems.com/comelautomazionecambialameccanica
lunedì 27 febbraio 2012
CeBIT 2012: focus sulla sicurezza per Rittal
mercoledì 15 febbraio 2012
Alternativa sostenibile e Forland per la formazione
Alternativa sostenibile e Forland assieme per la formazione
A due anni dalla sua nascita, il progetto "Alternativa Sostenibile" è cresciuto e non poco, ma si sa, di questi tempi chi si ferma è perduto. Perciò Alternativa Sostenibile con l'obiettivo di consolidare ed accrescere il numero di visite, crescere nella qualità e nella tempestività dell'informazione ha pensato di offrire anche un nuovo servizio, quello della formazione.
E per farlo ha scelto una realtà giovane, dinamica ma allo stesso tempo in grado di garantire elevata professionalità ed esperienza nel campo della formazione, l'Associazione Forland. Insieme, le due realtà hanno deciso di collaborare nell'organizzazione di corsi di formazione riguardanti le tematiche che più stanno a cuore alla testata, si spazierà dagli aggiornamenti sulla normativa ambientale, al sistri, alle energie rinnovabili e dagli acquisti verdi alla comunicazione ambientale, al marketing, etc etc. I corsi saranno contraddistinti da una elevata qualità e professionalità, grazie all'intervento di validi professionisti, esperti di settore, che contribuiranno in modo concreto alla migliore realizzazione delle attività formative. I corsi si svolgeranno solitamente nei week-end, saranno organizzati in lezioni in aula e prevederanno lavori di gruppo, fasi di project work e modalità di apprendimento in FAD, metodologie che forniranno certamente un valore aggiunto alle attività.
Dopo un'attenta analisi effettuata da entrambi gli organizzatori, sono stati programmati due corsi di formazione in settori di particolare rilevanza, le energie rinnovabili e il turismo sostenibile e quindi si è scelto di lanciare i seguenti: "Mini eolico: ideazione, progettazione e realizzazione" ed "Strutture ricettive green: il marchio Ecolabel".
"Strutture ricettive green: il marchio ecolabel" nasce dalla volontà di promuovere e diffondere l'idea di un turismo diverso. L'Italia è una delle principali mete per le vacanze. Le strutture ricettive hanno, ora più che mai, l'impegno morale di offrire un servizio ecosostenibile in risposta ad una maggiore sensibilità del turista verso strutture ricettive attente all'ambiente, che non sprecano, che utilizzano materiali compatibili e che si alimentano grazie ad un'energia pulita. Il corso, che si terrà ad Otranto (Le) presso l'Hotel La Punta, ha una durata complessiva di 36 ore in aula più una fase di project work. La fase in aula è suddivisa in sei giornate (2-3/9-10/16-17 marzo 2012) al termine delle quali seguirà una fase di project work in cui i corsisti avranno modo di mettere in pratica quello che hanno appreso durante il corso. In questa fase, grazie alla collaborazione con alcuni alberghi, i corsisti predisporranno tutta la documentazione necessaria per accompagnare gli stessi alla richiesta del marchio Ecolabel.
"Mini eolico: ideazione, progettazione e realizzazione" vuole concentrare l'attenzione su una fonte di energia alternativa fino ad ora poco sfruttata anche se incentivata, con notevoli possibilità di crescita soprattutto perché può riferirsi a utenze isolate, a piccole utenze sia civili che industriali e anche ad utenze di tipo agricolo. Tali impianti di piccola taglia hanno il pregio di un bassissimo impatto visivo ed ambientale e quindi potrebbero avere una utilizzazione entro le aree di interesse naturale e/o soggette a vincoli di protezione. Il corso si terrà ad Otranto (Le) presso l'Hotel La Punta nei giorni 23-24 / 30-31 marzo 2012 e avrà una durata complessiva di 20 ore. Partner del corso è la Jonica Impianti, realtà leader a livello nazionale ed internazionale nel settore mini eolico
martedì 14 febbraio 2012
Risultati 2011 per Gruppo ABB e ABB Italia
Info:
www.abb.it
lunedì 13 febbraio 2012
Hai un bambino piccolo? 4 Ebook per te!
1) Utilizzare bene il contatto fisico: questo speciale tatto, semplice e al contempo delicato, ti aiuterà a regolarizzare le funzionalità vitali del neonato.
2) Conoscere bene l'allattamento: questo è di vitale importanza sia per il neonato che per la neomamma, perchè è la naturale prosecuzione della gravidanza e del parto.
3) Saper interpretare i comportamenti dei figli: grazie a questa capacità da sviluppare, sarai in grado di comprenderli pienamente, e riuscirai a comunicare con loro efficacemente nel corso della vita.
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Se vuoi approfondire questi temi, ti consiglio il corso multimediale in 4 volumi:
- Sempre con Me
- Pensiero Positivo per Bambini
- Allattamento e Coccole
- PNL per Genitori
Sempre con Me
Dalla Fascia Porta-Bebè ai Benefici per Favorire la Sana Crescita del Tuo Bambino
Pensiero Positivo per Bambini
Come Educare Tuo Figlio al Pensiero Positivo e all'Autostima Sin dai Primi Anni del Suo Sviluppo
Dalla Giusta Posizione all'Alimentazione della Mamma, Scopri come Risolvere i Problemi e Allattare con Serenità
PNL per Genitori
Utilizzare le Tecniche Basilari di PNL per Svolgere Meglio la più Difficile delle Professioni: Essere Genitori
domenica 12 febbraio 2012
Hobby Show Roma
martedì 7 febbraio 2012
Ultimi quaranta secondi della storia del mondo di Stefano Santarsiere
Per le edizioni Abebooks è disponibile il thriller di Stefano Santarsiere Ultimi quaranta secondi della storia del mondo, un romanzo in formato ebook di quasi 400 pagine. Si tratta del secondo romanzo dello scrittore, seguito a L'arte di Khem del 2005. Un'opera che contiene diversi generi e varie chiavi di lettura, perché Ultimi quaranta secondi della storia del mondo è sì un romanzo thriller, in cui è presente la componente poliziesca, ma in esso si mescolano anche esoterismo e denuncia.
L'autore
Stefano Santarsiere è uno scrittore di origini lucane, nato nel 1974. Si interessa di letteratura, cinema e musica, diplomandosi col massimo dei voti alla maturità scientifica e laureandosi in Giurisprudenza nel 1998. Ha pubblicato articoli sul quotidiano Il Corriere del Giorno e sulla rivista mensile lucana Il Segno. Inizia a pubblicare nel 2005, con un suo primo romanzo, a cui seguono nel corso degli anni alcune raccolte di racconti di vari autori:
- Tutto il Nero dell'Italia (2007): è presente col racconto La cirasa;
- GialloScacchi – racconti di sangue e di mistero (2008): contiene la sua storia Soluzione finale;
- Pascoli è precario (2008): il suo racconto si intitola All'ombra.
- Fingerbooks (2011): nella collana sono presenti i suoi racconti Sortilegio d'Aprile e La verità sulla fine di Loris Faraco.
- Code di stampa (2011): antologia a scopo benefico che contiene il suo racconto Ciuka!
Nello stesso anno esce la versione ebook del suo primo romanzo L'Arte di Khem.
Sinossi del libro
“Con un gesto istintivo, Sparagno si toccò la fondina dietro la giacca, ricavandone un vago senso di colpa. Fece altri passi verso l’altare e il suo sguardo incontrò la statua della Madonna. Si rese conto che non avrebbe voluto guardare quella figura. Quegli occhi. Era come se la statua, insieme all’odore della chiesa che aveva appena digerito la sua ennesima celebrazione, gli suggerisse l’idea di una divinità appagata, che adesso si godeva il silenzio del proprio santuario. E per un secondo solo, Sparagno ebbe paura di disturbare quel silenzio.” È una mattina di agosto quando don Pietro Miraglia, l’amato parroco di un paese lucano, viene assassinato a colpi di martello nei giardini della scuola elementare. A indagare è il commissario Antonio Sparagno, sul quale pesa una vecchia indagine di camorra che ne ha compromesso la carriera e causato il trasferimento nell’odiata Basilicata. Ma l’omicidio rivela al poliziotto un volto imprevedibile di quelle comunità in apparenza tranquille. Diversi personaggi dimostrano legami con la vita (e la morte) della vittima: ad esempio Giovanni Belisario, insegnante vedovo, alle prese con un difficile equilibrio tra il figlio Carlo e l’enigmatica cognata Elena; Roberto Bradadich, giovane in crisi esistenziale che ha abbandonato la città per tornare al passato; Mimmo Coppola, spregiudicato giornalista che vuole sfruttare la tragedia per lanciare la sua emittente. Alla vicenda fa da sfondo un pugno di paesi, legati insieme da un tessuto di boschi e campi, ma anche pozzi di petrolio, masserie diroccate, santuari oggetto di fanatiche venerazioni. Un mondo pervaso da una secolare lotta tra fedi contrapposte, schierate intorno a una misteriosa quanto antichissima Madonna nera. Indagine poliziesca, racconto esoterico, libro di denuncia, Ultimi quaranta secondi della storia del mondo è soprattutto un romanzo spietato, in cui nessuno è al sicuro; un meccanismo che scava nelle menti dei protagonisti e nel passato remoto dell’umanità, rivelandoci che il destino può compiere un cammino lunghissimo, prima di venire a bussare alla nostra porta.
Incipit del romanzo
È una messinscena, pensò il professor Belisario, mentre i paesani si affollavano all’imbocco del vialetto della scuola elementare.
Arrivavano di corsa da ogni angolo di Santerio, pallidi, con il respiro corto. Scorgevano il corpo del prete in mezzo all’erba e si nascondevano il volto dietro le mani. Belisario sentiva il rumore di tacchi sull’asfalto aumentare con il trascorrere dei minuti, sommarsi all’incessante frinire di cicale.
I rappresentanti dello Stato, invece, erano giunti da Lizzano e da Potenza: figure in tuta bianca con la scritta ‘Polizia scientifica’ a caratteri scuri sulla schiena, che brulicavano all’interno di un’area transennata. In quel pezzo di giardino don Pietro Miraglia era già al di fuori di Santerio, competenza di un’autorità che non riguardava più la gente comune.
L’idea della messinscena era nata nell’istante in cui Belisario aveva intravisto il cadavere fra le ortiche del giardino della scuola, nella vampa precoce delle nove. Sembrava una nuova forma di misticismo, degna di quell’eccentrico parroco. Una specie di penitenza. O una rimostranza, perché in quel posto c’erano troppe ortiche per un giardino bazzicato da scolaretti; Belisario ne avvertiva l’odore a dieci metri di distanza e gli veniva da pensare ai preparati alle erbe di sua cognata Elena.
L’unica personalità di Santerio ammessa oltre le transenne era il dottor Mercuri, che si affaccendava intorno al cadavere con aria incredula. I sacchetti di plastica che gli avevano infilato ai piedi lo facevano somigliare a un fantoccio di marzapane. Era un medico di paese abituato a somministrare analgesici e qualche antibiotico, tutto a un tratto alle prese con una faccenda da film.
Acquista il libro sul sito Ultimabooks.
Il gioco della mantide di Mauro Saracino
Alla luce dei reality che impazzano in televisione, lo scrittore ci mostra a cosa può arrivare il gioco ambiguo di videocamere e microfoni nella vita di un uomo. E Daniele Sennis scoprirà presto quale verità si cela dietro la nobildonna che vuole sposare.
L'autore
Mauro Saracino è nato a Roma nel 1979 e ha cominciato a interessarsi della scrittura fin dal liceo. Prima del romanzo Il gioco della mantide, Saracino ha pubblicato il romanzo horror La Casa del Demone, con Asengard Edizioni.
È presente un suo racconto, L'ultima verità, nell'antologia 365 storie cattive, curata da Paolo Franchini, i cui proventi sono devoluti all'A.I.S.EA Onlus, associazione di famiglie italiane con figli colpiti da Emiplegia Alternante.
Sinossi del libro
Un thriller di ambientazione tutta italiana... Daniele Sennis, ex tossicodipendente ed ex modello, è convinto di aver risolto tutti i suoi problemi quando intraprende una relazione con Elisabetta Rumeo: una ricca donna della nobiltà romana. Il loro matrimonio è alle porte, quando lei gli propone un accordo per guadagnarsi la sua fiducia prima che la loro unione diventi definitiva: Sennis deve vivere un giorno intero monitorato da videocamera e microfoni, in modo che lei possa sentire e vedere tutto ciò che fa. L'unica alternativa è rinunciare al matrimonio. Convinto di nascondere i suoi intrighi e mantenere la sua posizione privilegiata, Sennis accetta l'offerta. Ci vorranno pochi minuti nell'ufficio dove Elisabetta gli ha concesso di lavorare per capire che il gioco è molto più complesso di quanto avesse immaginato. La gelosia è infatti solo la punta dell'iceberg e, prima che Sennis riesca a comprendere la realtà dietro la maschera, si troverà a combattere per la propria vita. Stordito, ferito e tormentato dai sensi di colpa sarà costretto ad assistere all'epilogo del macabro spettacolo che lui stesso ha contribuito a mettere in scena.
Incipit del romanzo
Daniele Sennis aprì gli occhi, solo per scoprire di essere ancora cieco. Li sentiva lacrimare copiosamente, così come sentiva il bruciore delle pupille, ma quanto a vedere... non c’era niente da fare. Mosse il braccio destro, alla ricerca della sua arma, ottenendo il risultato di risvegliare un altro centro di dolore, rappresentato dal fianco sinistro. Il foro causato dal proiettile dell’uomo che aveva cercato di ucciderlo (pochi minuti prima?
Era difficile stabilirlo) si trovava poco sotto le costole. Ora che si era risvegliato, anche la sofferenza era tornata.
Sennis strinse i denti per il dolore e cercò di non lasciarsi scappare neanche un gemito. Non voleva che l’uomo lo sentisse,non prima che lui provasse di nuovo nella mano il gradevole contatto con la pistola. Accolse il dolore, concentrandosi su di esso, lasciando che la sua mente si abituasse al suo pulsare. Non funzionò, alcuni secondi dopo avrebbe desiderato scavare con le unghie nella ferita, pur di strappare via quella sofferenza infernale. Non ricordava se a sinistra ci fosse la milza o il fegato e a dire il vero non contava: non ricordava comunque quale dei due fosse un organo superfluo. O forse era il pancreas? Non era mai stato un genio negli studi. L’ultima volta che si era avvicinato a un libro risaliva a quindici anni prima, ai tempi in cui frequentava il primo anno di ragioneria. L’anno dopo aveva chiuso con gli studi: in ogni caso non credeva che gli avrebbero mai spiegato come intervenire nel caso di uno scontro a fuoco con un cecchino.
Cercò di nuovo l’arma e tutto ciò che trovò fu un vecchio straccio. Pensò per un istante di appoggiarlo sul fianco per fermare l’emorragia, quindi ci ripensò. Non credeva che mettere un concentrato di batteri simile su una ferita da arma da fuoco fosse una buona idea. E poi, per quanto la maglietta fosse intrisa di sangue, gli sembrava che avesse smesso di sanguinare, anche se, senza l’uso della vista, era impossibile essere certi di alcunché.
E anche se ti prendessi un’infezione e la ferita andasse in cancrena cosa pensi che cambi allo stato attuale delle cose?
sabato 4 febbraio 2012
Eccellenze Aretine Duemilavini 2012 - Arezzo, Domenica 5 Febbraio dalle ore 15,00
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venerdì 3 febbraio 2012
Elettrica 2012 palcoscenico d’eccellenza per i nuovi armadi SE 8 di Rittal.
Presso lo stand nr 54 saranno visibili alcuni esempi di punta dell’offerta aziendale, come il nuovissimo armadio monoblocco SE 8 “free-standing”, una soluzione con risvolti molto interessanti in termini di praticità, economicità e rapidità di installazione. Si tratterà di un’occasione per scoprire con l’aiuto degli esperti questa nuova proposta, disponibile sul mercato italiano solo dal febbraio 2012 e realizzata in diversi dimensionamenti e materiali (versioni in lamiera verniciata o in acciaio inox AISI 304).
Presso lo stand sarà inoltre possibile avere una panoramica sull’intera proposta dell’azienda per il settore in esame. Saranno infatti presentati altri esempi di soluzioni di contenimento come le cassette AE, la piattaforma di armadi TS 8 e i pulpiti TP, oltre a proposte ad elevata efficienza per la gestione del clima come i condizionatori TopTherm, i riscaldatori anticondensa, i condizionatori Jet e i ventilatori-filtro TopTherm.
Psicoterapeuta Napoli
Gli integratori di Magnesio possono nutrire le cellule celebrali?
giovedì 2 febbraio 2012
Calabresi "di gusto": le infinite variazioni sui fichi calabresi!!!
Povero, se consideriamo che in fin dei conti si tratta di un semplice frutto che sovente (i fichi secchi) accompagnava i contadini di una volta nelle dure giornate di lavoro nei campi, giusto per spezzare qualche momento in cui le energie avevano bisogno di essere “ricaricate”. Ma nel contempo ricercato, visto che nel corso degli anni è stato “affrancato” a vera prelibatezza, e dato che se ne è creata una vera “eccellenza” nelle sue svariate elaborazioni.
Il segreto risiede sicuramente nelle modalità di preparazione degli stessi, visto che vengono raccolti con cura a fine stagione estiva, quando il sole settembrino li “indora” fino a giusta maturazione; da qui inizia il paziente lavoro di essiccazione naturale: sarebbe infatti semplice passarli in forno (…il tempo “costa”) ma, obiettivamente, non è la stessa cosa!!!
Ed eccoli qui…i veri fichi secchi calabresi, già eccellenti nella loro versione “base”; ma v’è di più, considerato che vengono elaborati con noci e mandorle (le crocette), ovvero tuffati in delizioso cioccolato (bianco o fondente). Tutti prodotti comodamente acquistabili sulle vetrine virtuali di prodotti tipici calabresi che li propongono nel loro assortimento in particolare durante la stagione fredda, quando le temperature rigide invogliano a farsi tentare da sapori accattivanti e lasciarsi coccolare da gusti intensi e avvolgenti .
Eppure le proposte regionali, in merito, non si fermano qui: della confettura di fichi, ad esempio, ne vogliamo parlare?? Si tratta di una classica mostarda preparata, anche in tal caso, a fine estate, con quel mirabile tocco segreto dettato dalla tradizionale esperienza dei produttori, che riescono a cogliere e proporre un giusto equilibrio tra la dolcezza del frutto e lo zucchero aggiunto in fase di preparazione. Ai più nostalgici delle cose buone di un tempo questa marmellata racconta di quando la si preparava in casa con passione ed amore, con le nostre mamme indaffarate a “far manovre” tra pentoloni e cucchiaioni di legno, diffondendosi per le stanze un profumo unico ed indimenticabile che in molti ricordano ancora.
La confettura di fichi regala un sapore dolce e delicato sulle fette biscottate, riservando energie infinite alla colazione del mattino, o sul classico pane per la merenda dei bambini. I più esigenti e dal palato “fine” troveranno ottima questa confettura anche come accompagnamento ai formaggi stagionati.
Ed una ulteriore “evoluzione” a questa mostarda la si ottiene nella “chicca” marmellata di fichi e noci, una ricetta in cui servono dei fichi maturi ma sodi, scelti tra i migliori e di buona qualità, eliminando quelli piccoli o macchiati; delle noci pestate grossolanamente ed un limone: la segreta ricetta calabrese riesce poi mirabilmente ad amalgamarne i sapori. Già di suo rappresenta una vera e propria chicca gastronomica, anche se da il meglio di sé ove venga utilizzata per farcire crostate e biscotti, ovvero servita con i formaggi!!
…come vedete, dunque, non si tratta mai di “un banale fico” (secco)!!