Sterilizza 188 cani a sue spese e viene denunciata da chi, per legge, avrebbe il dovere di tenere a bada il fenomeno del randagismo: il caso di Cosetta Prontu diventa petizione.
Cosetta Prontu ama gli animali e, ad Olbia, ha un rifugio in cui accoglie molti cani abbandonati o ad essa affidati, affinchè trovino cure e protezione fino al giorno in cui non verranno adottati da una famiglia vera e propria.
Conoscendo bene le leggi sul randagismo e mossa anche dal suo amore e rispetto per i suoi amici a quattro zampe, Cosetta contatta più volte la ASL 2 di Olbia affinchè tutti questi animali siano sterilizzati. Le ASL, infatti, in base alla legge 281/91 hanno il dovere di sottoporre a sterilizzazione ogni animale ospitato nei canili di propria competenza territoriale, al fine di contrastare il fenomeno del randagismo.
L’articolo 281/91 sostiene che: “Il controllo della popolazione dei cani e dei gatti mediante la limitazione della nascite viene effettuato, tenuto conto del progresso scientifico, presso i servizi veterinari delle unità sanitarie locali. I proprietari o detentori possono ricorrere a proprie spese agli ambulatori veterinari autorizzati delle società cinofile, delle società protettrici degli animali e di privati”.
La ASL 2 di Olbia, oltre a non aver adempiuto ai suoi doveri e a non aver rispettato la legge sopra citata, non solo non risponde alle molteplici segnalazioni della Sig.ra Prontu ma decide anche di denunciare la stessa per aver sterilizzato – a sue spese – tutti questi cani e quindi di aver interferito in questa maniera ad un compito di loro competenza.
La situazione appena descritta, che tocca e sorpassa il ridicolo, non è altro che un vero e proprio caso di malasanità veterinaria. Oltre a questo fatto si potrebbe quasi pensare che dietro alle negligenze ci sia l’interesse di alcuni: infatti forse non tutti sanno che i rifugi privati godono di donazioni e sovvenzioni pubbliche che cesserebbero o comunque diminuirebbero se gli animali accuditi fossero di numero contenuto, cosa che per altro dovrebbe essere al fine di garantire al meglio le condizioni igienico-sanitarie delle strutture e dei suoi ospiti. Inoltre recentemente la Sardegna ha ricevuto un milione di euro per risolvere la piaga del randagismo, cifra di cui Feder F.I.D.A. chiederà notizie in merito.
Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: per questo motivo Feder F.I.D.A. chiede a tutti gli amanti degli animali di dire BASTA in modo concreto. L’associazione, che già ha attiva l’iniziativa “ASL: ora basta!”, lancia la petizione online che tutti possono leggere e sottoscrivere visitando il sito:
http://www.federfida.org/asl-ora-basta/86-cominciamo-da-qui/156-la-goccia-che-ha-fatto-traboccare-il-vaso.html
Questa petizione ha lo scopo di difendere non solo i diritti di una persona che si è messa in prima linea per difendere la legge 281/91, ma anche di difendere tutti i volontari che quotidianamente si trovano a lottare con strutture pubbliche che operano, a nostre spese, secondo loro “leggi” e non quelle vigenti nel nostro paese.
Feder F.I.D.A., che ha come Presidente Loredana Pronio, nasce l’11 Marzo 2011 con l’esigenza di creare un “sindacato” inteso come strumento basilare ed indispensabile al fine di concretizzare l’azione di difesa di tutti gli animali che, quotidianamente, vengono maltrattati, sfruttati ed abbandonati. L’attenzione dell’Associazione non si concentra unicamente sui diritti degli animali ma pensa anche a tutte quelle persone, volontari o semplici utenti, che spesso si trovano in difficoltà giuridica nel tentativo di salvare dalla strada un cane o alla vista di un abuso.
Per informazioni:
www.federfida.org
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